Viaggio in Kenya
Marzo 2006
- Diario di viaggio
Premessa
Quest’anno la siccità in Kenya è stata particolarmente
dura. Ho perso il conto di quanti articoli sono stati pubblicati già
prima della mia partenza sull’emergenza acqua che ha colpito in
particolar modo le aree del sud e dell’est del Kenya. Mi domandavo
cosa avrei trovato a Lenkisem. Quando sono partita per fortuna stavano
finalmente cadendo le prime piogge. Questo però mi ha creato non
poche difficoltà per raggiungere Lenkisem, tant’è
che i primi giorni la strada era interrotta e sono rimasta bloccata a
Nairobi. Sono riuscita perciò a stare a Lenkisem soltanto due giorni
scarsi. Questo imprevisto ha reso molto difficile il mio lavoro di verifica
dei progetti in quanto non c’è stato il tempo materiale di
incontrare e parlare con tutte le persone interessate.
La situazione
Già sulla Mombasa Road, verso Sultan Hamud, i segni della siccità
sono evidenti: numerose carcasse di zebre e antilopi giacciono ai bordi
della strada e non vi è traccia di mandrie che pascolano. Addentrandoci
nella savana verso Lenkisem i segni delle prime piogge si fanno evidenti:
la savana è verde e rigogliosa, il bestiame ora ha cibo per sfamarsi.
Ma le poche e scarse mandrie sopravvissute alla siccità sono ancora
scheletriche e prive di forze, si possono contare le costole di ogni animale.
Come dice Francesca, ci vorrà del tempo prima che gli animali e
la gente riescano a riprendersi dai colpi inflitti dalla lunga siccità.
Lenkisem è deserta: che impressione andare al Kijito e trovarlo
praticamente abbandonato, camminare intorno all’ospedale e alla
missione e trovare i negozietti nelle baracche chiusi. Francesca ci spiega
che tutti gli uomini sono a centinaia di km da Lenkisem: hanno dovuto
abbandonare donne e bambini e spostarsi in massa alla ricerca di pascoli
verdi sul Kilimangiaro, perché le mucche stavano morendo ad una
ad una. Ora che sono cadute le prime piogge stanno ritornando con le mandrie,
ma sono ancora molto lontani e ci vorranno ancora settimane prima che
possano rivedere le loro famiglie.
I progetti a Lenkisem
Farmaci
Sono stati portati all’ospedale di Lenkisem circa 50 kg di farmaci
richiesti da Francesca. La maggior parte di questi farmaci vengono dalla
raccolta fatta durante la giornata del Banco Farmaceutico l'11 febbraio
2006. Francesca ringrazia le farmacie di Oleggio che hanno permesso la
raccolta di tutti questi farmaci e rinnova l’appello a raccogliere
antibiotici, antinfiammatori, integratori.
Dormitorio: gestione
Attualmente nella struttura sono ospitati circa 40 bambini. Durante la
mia breve permanenza le suore erano a Nairobi perciò non ho potuto
approfondire il discorso della gestione del dormotirio. Da alcuni mesi
però sono presenti a Lenkisem due ragazzi messicani volontari,
che si occupano dei bambini sia a scuola che durante le ore che trascorrono
nel dormitorio. Mi sembra che stiano facendo un ottimo lavoro e i bambini
gli sono molto affezionati.
Progetto Artigianato
Il progetto è partito bene: le donne maasai hanno formato due gruppi
di lavoro e in questi mesi hanno prodotto numerosi e bellissimi monili
colorati. Questi monili verranno in parte venduti dalle donne al mercato
di Sultan Hamud, in parte rivenduti in Italia da Mulinelli di Sabbia,
al fine di reinvestire il ricavato nell'acquisto di perline per la realizzazione
di ulteriori monili.
I progetti nell’area di Nairobi
Mother of Mercy
Durante il viaggio di agosto 2005 siamo entrati in contatto con
una nuova realtà a Nairobi: il Mother of Mercy Center. Si tratta
di una struttura composta da tre scuole, dislocate in tre diversi slums
nella periferia est di Nairobi.
Stiamo valutando le posssibilità di intervento in quest'area. La
visita è stata utile per raccogliere numerosi elementi che verranno
discussi dall'assemblea dei soci per individuare eventuali progetti di
intervento.
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